Precedentemente abbiamo visto che per seguire il moto di un punto materiale è necessario conoscere i moti componenti. In realtà esiste un metodo alternativo che si riferisce all'equazione della traiettoria.
La
traiettoria rappresenta una curva che segue il moto del corpo e su di essa possiamo definire una
ascissa curvilinea S. Abbiamo in sostanza introdotto un nuovo asse che è rappresentato da una linea curva. Su questo nuovo asse bisogna introdurre una metrica, che ci indica punto per punto dove siamo
L'equazione della traiettoria curvilinea sarà in forma implicita
$$ f(x,y)=0 $$
In forma esplicita invece
$$ y=f(x) $$
Questa rappresenta una equazione geometrica che ci da informazioni sulla traiettoria, dunque non abbiamo informazioni sul moto del corpo in quanto la variabile tempo è scomparsa. E' necessario aggiungere a questa un'altra equazione, questa volta dipendente dal tempo, che si chiama
legge oraria.
La legge oraria ci dice come varia lo spazio percorso in funzione del tempo sulla traiettoria e si indica con \(S(t)\). Questo approccio è equivalente a quello dei
moti componenti
$$ \left\{\begin{matrix}
x(t) \\
y(t) \\
\end{matrix}\right. \Rightarrow
\left\{\begin{matrix}
f(x,y)=0 \\
S(t)
\end{matrix}\right. $$
Se siamo nello spazio la legge oraria non cambia perchè ci fornisce sempre la stessa informazione, quella che cambia è l'equazione della traiettoria. Nel piano è una
curva nel piano è una
superficie, nello spazio è
l'intersezione di due superfici
$$ \left\{\begin{matrix}
x(t) \\
y(t) \\
z(t)
\end{matrix}\right. \Rightarrow
\left\{\begin{matrix}
f(x,y,z)=0 \\
g(x,y,z)=0 \\
S(t)
\end{matrix}\right. $$
$$ \left\{\begin{matrix}
x(t) \\
y(t) \\
z(t)
\end{matrix}\right. \Rightarrow
\left\{\begin{matrix}
f(x,y,z)=0 \\
g(x,y,z)=0 \\
S(t)
\end{matrix}\right. $$
$$ \left\{\begin{matrix}
x(t) \\
y(t) \\
z(t)
\end{matrix}\right. \Rightarrow
\left\{\begin{matrix}
f(x,y,z)=0 \\
g(x,y,z)=0 \\
S(t)
\end{matrix}\right. $$